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<p style="text-align:center;">''"C'erano pochi posti più oscuri dei dintorni di [[Mahri Nui]]. L'unico a cui [[Reysa]] poteva pensare era la regione acquatica proprio sotto la [[Mahri Nui|città]]. La sua oscurità poteva forse essere un riflesso del cuore dei suoi abitanti."''</p>
<p style="text-align:center;">—Narratore, ''City of the Lost''
</p>
{{Luogo
|image1=[[File:Black_Waters.png|thumb|356px]]
|caption1=[[Aqua Magna]]
|stato=Intatte
}}L''''Acqua nera '''(o più spesso '''acque nere''') era una regione marina particolarmente oscura di [[Aqua Magna]], in passato posizionata sotto [[Mahri Nui]].
==Storia==
Le acque nere sono la casa di molte specie marine pericolose. Dopo il [[Grande Cataclisma]], un grande numero di [[Rahi]] migrò dall'[[Universo Matoran]] nell'oceano. Anche i prigionieri de[[Il Pozzo|l pozzo]], che venne distrutto durante il cataclisma, fuggirono nelle acque nere, dove il [[Mutageno del Pozzo]] alterò la loro fisionomia e diede loro la capacità di respirare sott'acqua. I [[Barraki]] divennero i sovrani della regione e delle sue creature, stabilendosi ognuno in una zona specifica del mare. Durante gli anni successivi all'affondamento di Mahri Nui, diversi [[Matoran]] del villaggio vennero catturati dalle creature marine della zona per non essere più visti. [[Defilak]], insieme a [[Gar]], [[Sarda]] e [[Idris]], organizzò una spedizione nelle acque nere per scoprire cosa stesse attaccando i Matoran e per farlo utilizzò un [[Sottomarino di Defilak|sottomarino]]. Durante la missione, i Matoran vennero catturati da [[Pridak]] ed interrogati dal Barraki riguardo la [[Ignika|Ignika,]] che era stata avvistata nell'oceano. Durante l'interrogazione, Sarda venne scagliato tra i [[Takea]], ma [[Lesovikk]] sparpagliò gli squali e lo portò in salvo. I due vennero poi attaccati da [[Karzahni (essere)|Karzahni]]. Il tiranno non riuscì a sconfiggere il [[Toa]], perciò [[Olisi|terrorizzò]] Sarda con una visione e Lesovikk andò a soccorrerlo, lasciando a Karzahni il tempo di fuggire. Allo stesso tempo, la [[Ga-Matoran]] [[Kyrehx]] venne rapita da [[Carapar]] e condotta nella caverna di [[Takadox]], dove il Barraki la interrogò riguardo la Ignika, prima di lasciarla tornare a casa. Intanto Defilak, Gar e Idris riuscirono a scappare dalla sorveglianza di Pridak ed a raggiungere Mahri Nui. Dopo l'arrivo dei [[Toa Mahri]] nell'oceano, le acque nere divennero il teatro degli scontri fra loro e i Barraki, entrambi determinati ad entrare in possesso della Ignika, mentre [[Dekar-Hydraxon|un nuovo carceriere del pozzo]] venne creato dalla maschera della vita ed iniziò a cercare gli ex prigionieri per ricatturarli. Anche [[Teridax]] giunse nelle acque nere e prese il controllo di un [[Maxilos]], senza rivelare la sua vera identità. Teridax liberò [[Matoro]], che era stato posto da Hydraxon nel pozzo, e lo costrinse poi a [[Tryna|rianimare]] in corpo di [[Tuyet]] per tentare di ricostruire la [[Pietra Nui]]. Dopo aver sconfitto Karzahni in battaglia, il [[Makuta]] ricevette da [[Icarax]] la [[Lancia di Artakha]] ed iniziò a mettere in atto il suo piano, ma [[Brutaka]], imprigionato nel pozzo per mano di [[Botar]], prese da lui il potente strumento e lo fece sparire. Dopo un breve duello, i due presero strade diverse e Matoro si riunì al suo team. Hydraxon invece sconfisse [[Nocturn]] e da lui ottenne la Ignika. Dopo diversi eventi, [[Mantax]] entrò in possesso della maschera della vita e riunì i Barraki ai [[Denti della Balena Rasoio]], dove dimostrò loro che fra di loro si nascondeva un traditore. [[Takadox]], il traditore, tentò allora di ucciderlo, ma venne paralizzato dal veleno di Mantax e fallì poi nell'ipnotizzare Maxilos/Teridax. Dopo aver distrutto il Maxilos, i Barraki si riunirono e si lanciarono all'inseguimento dei Toa Mahri, che però, grazie al sacrificio di Matoro, vennero teletrasportati via. Nei giorni seguenti, Hydraxon, Lesovikk e Sarda collaborarono per ricatturare gli ex prigionieri del pozzo e ricondurli in prigione.
[[Categoria:2007]]
[[Categoria:Località]]
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