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"Nuju ha detto che hanno inviato i Toa Nuva a Voya Nui con dei Canestri, come quelli che hanno usato per arrivare su Mata Nui. Ha detto che non vi era altro modo sicuro per loro di effettuare il viaggio. Ha detto... ha detto che la via per Voya Nui passa per una terra di morte."

Matoro

Dark Destiny è il secondo libro della serie BIONICLE Legends e il secondo del 2006. Mentre i Toa Nuva lottano per sopravvivere ai Piraka, Jaller e il suo team tentano di raggiungerli attraverso numerose insidie.

Trama[]

Su Metru NuiDume convoca i Turaga e annuncia che Jaller, HahliNuparuHewkiiKongu e Matoro sono scomparsi. Furioso, li accusa di aver rivelato ai Matoran che Mata Nui sta morendo e Nokama è costretta ad ammetterlo. Vakama propone di mandare Takanuva a cercarli, solo per scoprire che anche il Toa della luce è partito. Il gruppo intanto lascia la città ed arriva alle soglie di un tunnel totalmente oscuro. Takanuva decide di esplorarlo per primo, ma svanisce nel nulla. Su Voya NuiGaran e Dalu cercano ovunque Balta, che è scomparso dopo essere fuggito dai Piraka, e Piruk arriva per avvisarli che i Piraka hanno intenzione di gettare alcuni prigionieri nel Monte Valmai. Infatti i Piraka, escluso Zaktan, hanno trascinato i Toa Nuva, sconfitti in battaglia, fino al vulcano, ma in quel momento il vulcano erutta e i Piraka fuggono, lasciando i Toa al loro destino. Il team riesce però a mettersi in salvo, sebbene sia privo sia di Kanohi che di strumenti, e viene notato dal Team di Resistenza di Voya Nui, che, non avendo intenzione di lasciarsi imbrogliare da ulteriori sedicenti Toa, sferra un attacco contro di loro. Balta, intanto, viene salvato da Axonn, che sposta il masso posto a bloccare la caverna in cui si è rifugiato, e il guerriero dice al Ta-Matoran di fare ritorno ai suoi compagni ed impedire loro di attaccare i Toa Nuva. Nel tunnel oscuro, i sei Matoran guidati da Jaller decidono di entrarvi per trovare Takanuva e lo attraversano. Matoro, nel buio del passaggio, avverte qualcuno prendergli la mano e lo segue, solo per scoprire, una volta uscito, che tutti gli altri erano già all'esterno. Su Voya Nui, Zaktan diviene furioso quando scopre che i Toa sono fuggiti ed ordina ai Piraka di trovarli al più presto. Proseguendo lungo il cammino, Kongu rinviene per terra una Suletu e Takanuva la indossa, scoprendo che gli permette di leggere i pensieri altrui. Kongu decide di conservare la Kanohi. Il gruppo giunge poi ad un portale che Takanuva non può attraversare. I Matoran, tuttavia, non possono a loro volta riattraversarlo per tornare indietro e si vedono costretti a salutare il Toa della luce, che fa ritorno a Metru Nui. Il Team di resistenza sferra un attacco sugli indifesi Toa Nuva e Dalu usa i suoi caricatori per far impazzire Gali, che corre via. Alla fine Kopaka, infuriato, reagisce e congela Piruk, Velika e Kazi. Balta arriva subito dopo e ferma lo scontro, annunciando che i Toa Nuva sono realmente Toa giunti in loro aiuto. Nella Roccaforte dei Piraka, Hakann spia di nascosto Zaktan mentre parla con un gigante, Brutaka, che stringe con lui un accordo. Intrigato, decide di seguire Brutaka per scoprire chi sia. Gali intanto viene trovata da Axonn, che la cura dalla sua follia temporanea. Jaller e il suo seguito giungono alle pendici di un monte ed iniziano a scalarlo, trovandosi però alla fine circondati da numerosi Manas, e un Matoran li costringe a seguirlo avanti. I sei Matoran vengono condotti in un canyon, dove avvengono fenomeni inquietanti, e quando provano a fuggire vengono prontamente fermati dai Manas. Incontrano così Karzahni, leggendario sovrano del reame omonimo in cui si trovano. L'essere dice che la sua casa da ora sarà anche la loro casa e Jaller, stupito, inizia a parlare di Mata Nui e Teridax, lasciando perplesso Karzahni, il quale sembra non conoscerli. I Matoran vengono poi privati dei loro oggetti e Karzahni li obbliga a cambiare Kanohi. Quando però Jaller si rifiuta di abbandonare la Hau di Lhikan, il tiranno usa su di lui la sua Olisi, terrorizzandolo con una visione in cui Jaller non si è sacrificato per salvare Takua da Turahk. Il Ta-Matoran è costretto a scambiare la sua Hau con una Calix. Su Voya Nui, Brutaka appare all'improvviso alle spalle di Hakann e lo costringe a dirgli perché lo stia seguendo. Hakann gli dice che sta cercando un alleato contro Zaktan e Brutaka gli offre il suo appoggio se sottrarrà a Zaktan il possesso del suo Antidermis, che a quanto sembra rende più forte il guerriero. Mentre Toa Nuva e Matoran si accordano per assaltare i Piraka, Avak e Thok, cercando i Toa nella Cintura verde, si rendono conto che la Ignika deve trovarsi da qualche parte nella foresta e non nel vulcano, come Zaktan li ha indotti a pensare. Su Karzahni, i Matoran vengono inviati a lavorare in una fornace, mentre Hahli viene scelta dal sovrano, in qualità di Cronista, per narrargli la storia dell'universo da cui lui, evidentemente, è da molto tempo isolato. Gli altri trovano invece delle tavolette in cui leggono che i Matoran del posto vengono ricostruiti da Karzahni a piacimento, con risultati disastrosi. Nella roccaforte, Avak chiude Zaktan in una prigione, ritenendo che li abbia ingannati fin dall'inizio per allontanarli dalla maschera della vita, e poco dopo arriva Hakann con Brutaka. Reidak invece viene ingannato dai Toa Nuva affinché li lasci passare nella roccaforte. Quando poi arriva nella sala, attacca Hakann, ritenendo sia la causa del caos in corso, e lo getta su Avak, che, persa la concentrazione, libera Zaktan. Questi, temendo che i Piraka si alleino con i Toa Nuva per ucciderlo, promette a Brutaka tutto l'Antidermis che vorrà, perciò il guerriero stende i Toa con un singolo colpo e ripristina la calma nella sala. Su Karzahni, il team incontra un folle Matoran che mostra loro sei Canestri Toa, realizzati sul modello di quelli dei Toa Mata, e Jaller e gli altri riescono a fuggire con essi prima che Karzahni possa fermarli. I sei Canestri raggiungono così Voya Nui, dove la Stella Rossa li colpisce con raggi energetici e trasforma i sei Matoran in Toa Inika.

Personaggi[]

Trivia[]

  • I Piraka raffigurati sulla copertina del libro sono dei prototipi dei veri Piraka.


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