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"Perché qualsiasi cosa si debba fare, anche se è dura, difficile, o non si vuole farla, va portata a termine. Vedi, Matoro, una volta, su Voya Nui, mi hai chiesto come tu potessi essere utile al team, non essendo un guerriero. Ma essere Toa non riguarda chi è più forte o chi ha la maschera migliore. Riguarda lo spirito, e da questo punto di vista, tu sei un grande Toa."

Jaller a Matoro, Downfall

Matoro era un Ko-Matoran interprete di Turaga Nuju ed in seguito uno dei Toa Inika. Dopo essere stato trasformato in Toa Mahri, Matoro ha sacrificato la sua vita per salvare quella di Mata Nui attraverso la Kanohi Ignika.

Biografia[]

Matoran[]

Metru Nui[]

Su Metru Nui, Matoro viveva e lavorava a Ko-Metru come studente. Aveva buoni rapporti con gli Onu-Matoran, nonostante gli Onu-Matoran e i Ko-Matoran fossero spesso in disaccordo, e si recava spesso negli Archivi per studiare il linguaggio e il comportamento dei Rahi. Poco tempo prima del Grande Cataclisma, Matoro fu posto dai Vahki in una Sfera Matoran per volere di Teridax, nei panni di Turaga Dume, e venne poi portato in salvo dai Toa Metru e liberato sull'isola di Mata Nui.

Mata Nui[]

La lunga esperienza nella sfera aveva cancellato la memoria della sua vita passata. Inoltre il suo corpo si era notevolmente indebolito e rimpicciolito. Partecipò poi alla costruzione di Ko-koro e divenne il braccio destro di Nuju, lavorando come suo interprete per tutti i Matoran e per gli stessi Turaga, di cui conoscenza i segreti e ascoltava le storie. Amava inoltre esplorare le zone nevose intorno a Ko-koro e lasciava delle piccole bandiere rosse lungo la strada per non perdersi. Matoro fu il primo Matoran ad incontrare Kopaka presso la Spiaggia di Ko-Wahi. Venne inizialmente scambiato per un nemico, ma convinse Kopaka a seguirlo a Ko-koro, dove il Toa conobbe Nuju. Tempo dopo Matoro salvò Takua, che si era perso a nella regione di Ko-wahi, e li riportò verso Ko-koro, ma i due vennero attaccati da un Muaka. Kopaka intervenne in loro aiuto e sconfisse la creatura.

Matorotohunga

Matoro su Mata Nui

I due Matoran, tornati al villaggio, incontrarono Nuju e Matoro tradusse per Takua un messaggio di Nuju, dicendogli di riunire un gruppo di Matoran e di giudarlo a Kini-Nui per difenderlo. Dopo la sconfitta dei Bohrok e la trasformazione di Kopaka in un Toa Nuva, Matoro fu incaricato di custodire con attenzione il Simbolo nuva del Toa. Tuttavia, quando i Bohrok-kal furono risvegliati, Nuhvok-kal lo attaccò, rendendolo troppo pesante e bloccandolo, mentre Kohrak-kal rubò il simbolo. Dopo la sconfitta dei Bohrok-kal, Matoro e tutti i Matoran vennero ricostruiti a Kini-Nui in una forma migliorata. Durante l'attacco dei Rahkshi fu costretto ad abbandonare Ko-koro e dopo la riscoperta di Metru Nui, Matoro, insieme a tutti gli altri Matoran, migrò verso la nuova isola. A differenza degli altri, Matoro conosceva già la sua vita passata e la storia di Metru Nui.

Toa[]

Toa Inika[]

Matoro scoprì dai Turaga che il grande spirito non stava più solo riposando, ma stava davvero morendo. Fu costretto a mantenere il segreto e quando Jaller gli chiese se sapeva qualcosa della missione segreta dei Toa Nuva, Matoro gli disse di non sapere nulla. Dopo aver scoperto la verità da Nokama, Jaller riunì cinque Matoran (Matoro, HewkiiKonguHahli e Nuparu) e, insieme a loro e a Takanuva, abbandonò di nascosto Metru Nui e partì per Voya Nui, l'isola in cui si erano recati i Toa Nuva per trovare la Kanohi Ignika. Durante il viaggio, il gruppo si trovò davanti un tunnel che assorbiva tutta la luce e Takanuva fu costretto ad abbandonare la missione. Mentre viaggiava attraverso il tunnel, Matoro avvertì la mano di qualcuno e, credendo fosse quella di un suo compagno, la seguì. In realtà la mano era una personificazione della Ignika, che stava testando Matoro come possibile portatore. Il gruppo arrivò poi nel reame di Karzahni, dove l'omonimo tiranno sequestrò le loro Kanohi e ne donò loro di nuove. Matoro ottenne una Iden senza poteri. Karzahni mandò poi i Matoran, sotto la sorveglianza dei Manas, a lavorare. Cercando un modo per fuggire, Matoro e gli altri incontrarono un Matoran folle, che li guidò in una sala segreta. Qui erano presenti sei Canestri Toa e i Matoran decisero di utilizzarli per fuggire. Nonostante fossero già stati scoperti da Karzahni, Matoro e gli altri entrarono nei canestri e abbandonarono l'isola, giungendo in poco tempo su Voya Nui.

Ice Blast

Matoro usa i suoi poteri

Qui però la Stella Rossa colpì i canestri con dei raggi energetici, trasformando i Matoran in Toa. I nuovi Toa - i Toa Inika - crearono le loro stesse Stelle Toa e scoprirono i poteri delle loro Kanohi. Matoro accidentalmente attivò la propria Iden, abbandonando il suo corpo e vagando per l'isola come spirito. Dopo una breve battaglia con Vezok, che fu costretto a fuggire, i Toa incontrarono il Team di Resistenza di Voya Nui, che spiegò loro la situazione attuale sull'isola. Il gruppo, pronto a sconfiggere i Piraka e trovare la maschera della vita, si divise in tre team. Matoro ed Hewkii si unirono a Balta e Kazi per incontrare Axonn, che chiese loro di fermare Brutaka ad ogni costo. I Toa sferrarono poi un attacco alla Roccaforte dei Piraka, dove né loro né i Piraka riuscirono a prevalere. Durante lo scontro, i poteri di Brutaka vennero prosciugati da Hakann e Thok e i Toa si allearono temporaneamente con i restanti Piraka per far tornare i poteri di Brutaka al suo legittimo proprietario. Dopo la battaglia, durante la quale il loro piano ebbe successo, i Toa vennero però tramortiti e quando si ripresero, i Piraka erano già partiti attraverso le 777 Scale. Durante la discesa attraverso la scalinata, Matoro e gli altri arrivarono nella zona degli incubi, un luogo in cui le peggiori paure dei presenti diventavano realtà. I Toa dovettero affrontare alcune illusioni di loro precedenti nemici, che dopo essere stati sconfitti, presero la forma dei Toa Nuva. I Toa credettero di averli uccisi, ma Kongu realizzò che erano solo illusioni. Proseguendo, i Toa vennero fermati da una voce che disse loro che per proseguire, uno di loro doveva sacrificarsi. Matoro, convinto di non essere utile al team in quanto un semplice traduttore, si offrì volontario e venne subito ucciso. In pochi millisecondi però il suo corpo fu rigenerato e la voce disse loro che Matoro aveva superato il test, volendo sacrificarsi per un bene più grande. I Toa combatterono poi Umbra, che venne facilmente sconfitto, e proseguirono verso il Cancello della Camera di Lava, dove caddero vittime di un attacco organizzato dai Piraka. Arrivati nella Camera della Vita, Matoro e gli altri combatterono Vezon e il suo destriero Fenrakk, che divenne Kardas dopo essere caduto nella lava. Jaller riuscì poi a creare un campo di stasi intorno a loro, utilizzando una Zamor che gli era stata donata da Axonn, e Matoro riuscì a rimuovere la Ignika dalla testa di Vezon. Prima di poter cantare vittoria, Kardas sferrò però un colpo alla maschera, che volò via attraverso le 777 scale, inseguita dai Toa Inika, e cadde nell'oceano che circondava Voya Nui. Dopo aver incontrato i Toa Nuva, i Toa Inika furono guidati da Axonn all'entrata della corda, un passaggio che li avrebbe guidati sul fondo dell'oceano. I Toa attraversarono il tunnel e Matoro utilizzò la sua Iden per lasciare il suo corpo e andare in esplorazione. Teridax prese il controllo del suo corpo, ma fu cacciato via da Hewkii. I Toa giunsero infine nell'oceano, dove un'esplosione di energia, generata dalla Ignika, li investì, trasformandoli in Toa Mahri.

Toa Mahri[]

I Toa Mahri, in grado di respirare sott'acqua e con nuove attrezzature, si addentrarono nell'oceano e incontrarono un'anguilla velenosa gigante, che venne agilmente sconfitta da Hewkii. Il gruppo arrivò poi nella città sommersa di Mahri Nui, dove però non venne ben accolto dai Matoran locali, che ritenevano i Toa dei prigionieri fuggiti dal pozzo. Per dimostrare di essere loro alleati, i Toa partirono per liberare i Campi d'Aria dagli eserciti dei Barraki, lasciando Matoro al villaggio.

Comic Matoro Mahri Freezes Maxilos

Matoro congela Maxilos in un blocco di ghiaccio

I Toa tuttavia si finsero alleati dei Barraki con loro per trovare la Ignika e i Matoran ritennero quest'alleanza vera, costringendo Matoro a fuggire dal villaggio. La replica di Hydraxon, il defunto carceriere del pozzo, incontrò Matoro e, scambiandolo per un prigioniero del pozzo, lo catturò e lo pose in prigione, sotto la sorveglianza di un robot Maxilos. Maxilos rivelò poi di essere posseduto dallo spirito di Teridax, il quale liberò Matoro dalla sua prigionia e gli promise aiuto, ma lo costrinse a non rivelare la sua vera identità. Matoro e Teridax incontrarono Pridak con il suo esercito di Takea e Matoro usò la sua Kanohi Tryna per rianimare dei Rahi morti e con essi combattere il Barraki. L'esercito di Ehlek attaccò poi accidentalmente quello di Pridak, portando ad uno scontro fra i due e fornendo a Matoro e Teridax l'occasione di fuggire. Tempo dopo i due entrarono nelle rovine del pozzo, dove trovarono il defunto corpo di Tuyet (in realtà proveniente da una dimensione parallela, a loro insaputa) e Teridax costrinse Matoro a rianimare il suo corpo, desiderando ricostruire la Pietra Nui con i frammenti rimasti nell'armatura di Tuyet e con la Lancia di Artakha. Tornati nell'oceano e seguiti da una rianimata Tuyet, i due incontrarono il tiranno Karzahni, che li aveva seguiti nell'oceano, e ne scaturì una battaglia. Karzahni distrusse Tuyet e attaccò Teridax con il potere della sua Olisi, ma il Makuta riuscì a sconfiggerlo. Teridax si incontrò poi con Icarax, che gli lasciò la lancia di Artakha, come lui aveva richiesto, prima di ripartire. Teridax iniziò quindi a ricostruire la pietra Nui con la lancia e Matoro tentò di fermarlo, ma fu posto in un campo di stasi. Per fortuna sul posto giunse Brutaka, che fermò Teridax e diede la lancia di Artakha a Botar, che scomparve subito dopo. Matoro, dopo essere stato informato dal Makuta che i Toa dovevano distruggere la corda, fu liberato da Brutaka e fuggì, riunendosi ai suoi compagni.

419px-Comic Matoro's Sacrifice

Il sacrificio di Matoro

Matoro disse ai Toa che dovevano distruggere la corda e con loro scortò i Matoran di Mahri Nui si Voya Nui. Sul percorso, i Toa vennero attaccati dai Piraka mutati, ma li sconfissero con l'aiuto di Axonn. Tornati nell'oceano, Matoro e gli altri riuscirono a prendere la Ignika dai Barraki, dopodiché distrussero la corda e Voya Nui iniziò ad affondare verso il Continente Meridionale. Mentre si dirigevano verso Voya Nui, i Toa si accorsero però che la Ignika era diventata grigia: il grande spirito era morto. Matoro, incapace di accettarlo, disse che avrebbe provato in qualche modo a resuscitare Mata Nui e partì verso Voya Nui. Gli altri Toa rimasero invece dietro di lui per fermare i Barraki. Matoro raggiunse il tempo il continente meridionale e il buco in cui prima si trovava Voya Nui. Attraversandolo, si ritrovò inconsapevolmente a Karda Nui, scendendo attraverso la gigantesca cascata lì presente e notando una misteriosa figura alata, che non fu in grado di identificare. Scendendo, una voce disse a Matoro di indossare la maschera e lui lo fece, realizzando che per resuscitare Mata Nui, avrebbe dovuto usare la propria forza vitale e quindi morire. Come ultimo gesto prima di sacrificarsi, Matoro teletrasportò i Toa Mahri su Metru Nui e diede loro la capacità di respirare sulla terra ferma, dopodiché la Ignika lo trasformò in pura energia, utilizzandolo per resuscitare Mata Nui. In suo onore verrà poi eretta una statua a Metru Nui e sarà tenuta una celebrazione nello Stadio.

Personalità e poteri[]

MatoroPrepares

Matoro lascia i Toa Mahri per utilizzare la Ignika

Come Matoran, Matoro era il braccio destro di Nuju ed il suo interprete, perciò conosceva il linguaggio dei Rahi volanti e sapeva tradurlo. Era l'unico Matoran a partecipare alle riunioni dei Turaga e per questo conosceva importanti segreti che doveva custodire gelosamente. A differenza degli altri Ko-Matoran, Matoro non era antisociale e amava stare con i suoi amici. Era anche molto ligio al dovere e portava sempre a termine le sue missioni. Quando diventò un Toa, Matoro si convinse di non essere degno di tale nome, essendo in realtà solo un semplice traduttore e non un guerriero, come altri dei suoi compagni. Nonostante le sue paure, ha sempre e comunque fatto il possibile per portare a termine le sue missioni. In seguito, Matoro ha assunto coraggio, iniziando a prendere decisioni da leader e sostituendo lentamente Jaller, che fino a quel momento era sempre stato il capo del gruppo. Come Toa Inika, Matoro poteva creare, controllare e assorbire Ghiaccio. I suoi poteri erano sempre combinati con quelli del Fulmine, a causa del suo strano metodo di trasformazione. Come Toa Mahri, Matoro ha mantenuto i suoi poteri ed ha inoltre assunto la capacità di respirare sott'acqua.

Maschera e strumenti[]

In origine, Matoro indossava una Akaku senza poteri. Come Toa Inika, portava invece una Iden, donatagli da Karzahni, con cui poteva temporaneamente separare la sua anima dal suo corpo e viaggiare più rapidamente. La sua Iden è diventata poi una Tryna, con cui poteva rianimare corpi morti o defunti. Matoro considerava il potere di questa maschera immorale e la Ignika gliela aveva donata proprio come test per lui. Gli strumenti di Matoro erano una spada di ghiaccio energizzata, con cui poteva incanalare i suoi poteri elementali, e un Lanciatore Zamor, mentre era su Voya Nui. Come Toa Mahri portava invece un Blaster Cordak e due lame affilate.

Set[]

Matoro Inika

Matoro Inika come set (2006)

Matoro è stato rilasciato per la prima volta nel 2001 come Matoran nell'Happy Meal del McDonald. Era composto da soli 8 pezzi. Nel 2003 è stato poi rilasciato come Matoran ricostruito come set piccolo. Conteneva 25 pezzi e il suo codice era 8592. Nell'estate del 2006 Matoro Inika è stato rilasciato come set medio nel set 8732. Conteneva 46 pezzi, incluse quattro sfere azzurre, rappresentanti Zamor. Un'anno dopo è stato rilasciato come set medio, sempre in estate, nella sua forma Mahri. Il suo codice era 8915 e conteneva 63 pezzi. Poteva essere combinato con Nuparu (8913), Carapar (8918) e Mantax (8919) per creare un Manutri. Tra il 2006 e il 2007 Matoro è stato inoltre rilasciato più volte come minifigure in diversi playset.

Citazioni[]

"Porta un grande peso. Conoscere molti segreti e non poterli condividere con i propri amici, anche se potrebbero essere utili. In questo senso, Matoro ha la forza di un Toa."

—Turaga Nuju, Maze of Shadows

"La fine è vicina, Hydraxon, perfino mentre stiamo qui e parliamo, e qualsiasi essere vivente lo avverte. E adesso tutto ricade su una maschera e un Toa — io — e forse non sono fatto per essere un eroe. Quindi prendila [la Ignika]. Salva tu l'universo."

—Matoro ad Hydraxon, Downfall

"Finisce qui. Un migliaio di anni di terrore, violenza e oscurità perfino di giorno... è tempo di fermare tutto ciò."

—Matoro a Teridax, Downfall

"Non aveva mai pensato di essere un vero eroe. Si è dimostrato il più grande di tutti noi."

—Kongu, Death of a Hero

"Andiamo, miei amici -- andiamo e celebriamo un Ko-Matoran che è diventato un Toa... e un Toa che ha salvato un universo."

—Vakama, Death of a Hero


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