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− | }}Il '''Mangaia''' era una caverna oscura e misteriosa posta sotto [[Mata Nui]], dove ha per lungo tempo risieduto [[Teridax]]. |
+ | }}Il '''Mangaia '''('''Guardiano''', in lingua [[Matoran]] arcaica) era una caverna oscura e misteriosa posta sotto [[Mata Nui]], dove ha per lungo tempo risieduto [[Teridax]]. |
==Storia== |
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Originariamente era una caverna presente nel [[Labirinto delle Ombre|Labirinto delle ombre]], situato nella [[Grande Barriera]]. Teridax successivamente la scelse come sua dimora. Qui organizzò i suoi piani contro i villaggi [[Matoran]] e vi posizionò inoltre una vasca di [[Protodermis Energizzato]] per i suoi esperimenti. Quando i [[Toa Mata]] ebbero raccolto tutte le grandi maschere [[Kanohi]], ottenendo così delle maschere dorate, capirono che era tempo di affrontare Makuta. Riuniti a [[Kini-Nui]], discesero nella caverna utilizzando la [[Pietra Makoki]] per creare un passaggio verso il Mangaia. Qui vennero attaccati da un gruppo di [[Manas]], e per sconfiggerli dovettero unirsi formando i due [[Toa Kaita]], [[Akamai]] e [[Wairuha]]. Alla fine, tornati nelle loro versioni originali, affrontarono Teridax, il quale si trovava nel corpo di un Matoran completamente infetto. Makuta dopo un breve discorso, iniziò a volteggiare in aria attirando a sé una serie di frammenti sparsi nella sala e cominciando ad attaccare i Toa tramite dei tentacoli. Questi però unirono i loro poteri elementali e lo sconfissero, almeno per il momento. Makuta, sfinito dallo scontro, inviò un segnale telepatico alle [[Bahrag]], risvegliandole in modo da tenere impegnati i Toa e poter riprendersi. [[Takua]] contemporaneamente era giunto nel Mangaia attraverso un'entrata segreta nella [[Grande Miniera]], e incontrò un [[Bohrok]], appena risvegliatosi. Automaticamente l'intero sciame, comprese le [[Bahrag]] vennero risvegliate su tutta Mata Nui, mentre Takua riuscì a mettersi in salvo. In seguito, quando Takua capì di essere il settimo Toa e indossò la [[Kanohi Avohkii|Maschera della luce]], divenendo Takanva, decise di affrontare Makuta. Costruì un veicolo, l'[[Ussanui]], usando il corpo degli ormai morti [[Rahkshi]] e discese nel Mangaia (insieme ad [[Hahli]]). Qui Makuta lo affrontò ad una partita di [[Kolhii]]. Nessuno dei due vinse, ma caddero entrambi nella vasca di Protodermis e si fusero divenendo [[Takutanuva]]. Takutanuva aiutò i Toa, i Turaga ed i Matoran (riuniti nella caverna da Hahli) a fuggire verso [[Metru Nui]] attraversò un cancello posto nel Mangaia che conduceva al [[Mare d'argento]]. Alla fine Takutanuva venne schiacciato dal cancello; Takanuva, con la sua maschera, riuscì a salvarsi, mentre Makuta sembrava sconfitto definitivamente. In realtà Teridax era ancora vivo, sotto forma di [[Antidermis]]. Tempo dopo nella grotta giunsero i sei [[Piraka]], in cerca di tesori. [[File:Mangaia_06.png|thumb|left|270px|I Piraka nel Mangaia]]Hakann erroneamente usò la [[Lancia della Fusione|Lancia della fusione]] su [[Vezok]], che si separò in due esseri: Vezok, appunto, e [[Vezon]]. Makuta li contattò poi telepaticamente, mostrando loro la [[Kanohi]] [[Ignika]], e chiedendo loro di recuperarla. I Piraka partirono per la missione e Teridax li seguì alla volta di [[Voya Nui]]. Successivamente il Mangaia è stato distrutto dall'[[Ordine di Mata Nui]]. |
Originariamente era una caverna presente nel [[Labirinto delle Ombre|Labirinto delle ombre]], situato nella [[Grande Barriera]]. Teridax successivamente la scelse come sua dimora. Qui organizzò i suoi piani contro i villaggi [[Matoran]] e vi posizionò inoltre una vasca di [[Protodermis Energizzato]] per i suoi esperimenti. Quando i [[Toa Mata]] ebbero raccolto tutte le grandi maschere [[Kanohi]], ottenendo così delle maschere dorate, capirono che era tempo di affrontare Makuta. Riuniti a [[Kini-Nui]], discesero nella caverna utilizzando la [[Pietra Makoki]] per creare un passaggio verso il Mangaia. Qui vennero attaccati da un gruppo di [[Manas]], e per sconfiggerli dovettero unirsi formando i due [[Toa Kaita]], [[Akamai]] e [[Wairuha]]. Alla fine, tornati nelle loro versioni originali, affrontarono Teridax, il quale si trovava nel corpo di un Matoran completamente infetto. Makuta dopo un breve discorso, iniziò a volteggiare in aria attirando a sé una serie di frammenti sparsi nella sala e cominciando ad attaccare i Toa tramite dei tentacoli. Questi però unirono i loro poteri elementali e lo sconfissero, almeno per il momento. Makuta, sfinito dallo scontro, inviò un segnale telepatico alle [[Bahrag]], risvegliandole in modo da tenere impegnati i Toa e poter riprendersi. [[Takua]] contemporaneamente era giunto nel Mangaia attraverso un'entrata segreta nella [[Grande Miniera]], e incontrò un [[Bohrok]], appena risvegliatosi. Automaticamente l'intero sciame, comprese le [[Bahrag]] vennero risvegliate su tutta Mata Nui, mentre Takua riuscì a mettersi in salvo. In seguito, quando Takua capì di essere il settimo Toa e indossò la [[Kanohi Avohkii|Maschera della luce]], divenendo Takanva, decise di affrontare Makuta. Costruì un veicolo, l'[[Ussanui]], usando il corpo degli ormai morti [[Rahkshi]] e discese nel Mangaia (insieme ad [[Hahli]]). Qui Makuta lo affrontò ad una partita di [[Kolhii]]. Nessuno dei due vinse, ma caddero entrambi nella vasca di Protodermis e si fusero divenendo [[Takutanuva]]. Takutanuva aiutò i Toa, i Turaga ed i Matoran (riuniti nella caverna da Hahli) a fuggire verso [[Metru Nui]] attraversò un cancello posto nel Mangaia che conduceva al [[Mare d'argento]]. Alla fine Takutanuva venne schiacciato dal cancello; Takanuva, con la sua maschera, riuscì a salvarsi, mentre Makuta sembrava sconfitto definitivamente. In realtà Teridax era ancora vivo, sotto forma di [[Antidermis]]. Tempo dopo nella grotta giunsero i sei [[Piraka]], in cerca di tesori. [[File:Mangaia_06.png|thumb|left|270px|I Piraka nel Mangaia]]Hakann erroneamente usò la [[Lancia della Fusione|Lancia della fusione]] su [[Vezok]], che si separò in due esseri: Vezok, appunto, e [[Vezon]]. Makuta li contattò poi telepaticamente, mostrando loro la [[Kanohi]] [[Ignika]], e chiedendo loro di recuperarla. I Piraka partirono per la missione e Teridax li seguì alla volta di [[Voya Nui]]. Successivamente il Mangaia è stato distrutto dall'[[Ordine di Mata Nui]]. |