"Al posto dell'onore avete l'avidità, al posto del dovere avete la slealtà e al posto del cuore avete un nero pozzo vuoto."
I Piraka erano sei (in seguito sette) Skakdi che abbandonarono i Cacciatori dell'oscurità e si unirono insieme per tentare di ottenere la Kanohi Ignika.
Storia[]
I Piraka erano sei Skakdi che più o meno allo stesso tempo erano stati reclutati nei Cacciatori dell'oscurità. Scoprendo, secondo alcune voci, che Makuta Teridax era stato ucciso, i sei cacciatori abbandonarono l'organizzazione sotto la guida di Zaktan, violando il regolamento imposto dall'Oscuro, e si recarono nel Mangaia, la tana del Makuta, per investigare. Tra i vari strumenti della sala, Hakann trovò la Lancia della Fusione e la utilizzò accidentalmente su Vezok, creando da lui un settimo Piraka, Vezon. Teridax, ancora presente nella sala, impiantò poi nelle menti di ognuno l'idea di trovare la Ignika, una maschera dai poteri leggendari, nascosta sull'isola di Voya Nui. I Piraka vennero subito dopo attaccati da due Mana Ko e scapparono sull'isola di Mata Nui, mentre Vezon fuggì con la lancia della fusione. I sei Piraka scoprirono poi su Mata Nui sei Canestri Toa e li utilizzarono per raggiungere in poco tempo Voya Nui. Dopo essere arrivati, riuscirono con successo a fingersi Toa ai Matoran locali, ponendoli quindi a lavoro per loro. I Matoran costruirono la Roccaforte dei Piraka come loro dimora e iniziarono a drenare il Monte Valmai, dove credevano che la maschera della vita fosse nascosta. Per soffocare poi ogni rivolta, i Piraka schiavizzarono tutti i Matoran tramite Zamor piene di Antidermis (l'essenza di Teridax), ma sei di loro riuscirono a scappare e a unirsi contro i Piraka. Poco tempo dopo i Toa Nuva giunsero sull'isola per lo stesso motivo e le due fazioni si scontrarono in una battaglia, ma i Piraka vinsero e tentarono di uccidere i Toa gettandoli nel vulcano. Questi però eruttò e i Piraka, scapparono, abbandonando i Toa. I Toa si ripresero e con la resistenza di Voya Nui sferrarono un attacco alla roccaforte.
Qui però Brutaka, un membro dell'Ordine di Mata Nui alleatosi con Zaktan, sconfisse agilmente i Toa e i Matoran vennero fatti prigionieri. I Piraka però iniziarono a dubitare della guida di Zaktan e il precario equilibrio di pace tra loro si spezzò. Axonn tentò inoltre di fermare i Piraka dal trovare la maschera, attaccando Thok e Reidak, ma venne sconfitto da Brutaka. Contemporaneamente Avak e Vezok scoprirono la Caverna dei Registri e la distrussero completamente. Dopo aver interrogato i Matoran nella Camera della Verità, Vezok incontrò i Toa Inika, appena arrivati sull'isola, ma durante il combattimento contro di loro venne costretto alla fuga. I Toa Inika si allearono con i sei Matoran ribelli, fuggiti nuovamente, e curarono tutti i Matoran dell'isola, sferrando poi un attacco combinato alla roccaforte. Durante la battaglia tra Toa e Piraka, in cui nessuna della due parti riuscì a prevalere, Hakann e Thok riuscirono, tramite una Zamor speciale, ad assorbire completamente i poteri di Brutaka. I due super-Piraka sconfissero tutti gli altri combattenti, dopodiché costrinsero Brutaka a rivelare la posizione delle 777 Scale, la via che portava alla Ignika. I restanti quattro Piraka e i Toa si allearono temporaneamente e crearono una Zamor in grado di invertire gli effetti della precedente. Localizzarono poi Hakann e Thok, che stavano combattendo fra di loro nella Cintura Verde, e durante la battaglia contro di loro Hewkii scagliò la Zamor speciale contro i due e i poteri di Brutaka tornarono al loro legittimo proprietario.
Dopo lo scontro, Zaktan riunì rapidamente i Piraka e li guidò per primi attraverso le 777 scale. Durante il percorso, i sei Skakdi arrivarono nella zona degli incubi, una sala in cui le peggiori paure dei presenti diventavano realtà. I Piraka incontrarono Irnakk, un mostro della mitologia Skakdi, che li sconfisse tutti. Solo Zaktan rimase per fronteggiarlo e, scoprendo che era solo un'illusione, riuscì a sconfiggerlo e i Piraka poterono proseguire. Durante la prova successiva, i Piraka furono informati da una voce registrata che per proseguire dovevano tirare le sei leve che avevano davanti allo stesso tempo, oppure uno solo di loro poteva azionarla per primo e proseguire da solo. Reidak, nonostante gli ordini di Zaktan, tradì gli altri e tutti caddero in una pozzo subacquea piena di Mutageno del Pozzo. Vezok riuscì poi a trovare una via d'uscita e i Piraka si ritrovarono al Cancello della Camera di Lava, dove affrontarono e sconfissero i Toa Inika. Giunsero infine alla Camera della Vita, scoprendo che Vezon, che aveva trovato la maschera, era diventato il suo guardiano. Vezon offrì ai Piraka la maschera in cambio della vita di Vezok, ma Zaktan capì che Vezon non poteva separarsi dalla maschera neanche volendo. Vezon allora fuse con la sua lancia Vezok e Reidak in un unico essere, che sconfisse gli altri, prima di essere defuso. I Toa Inika riuscirono a sconfiggere Vezon, ma la maschera volò via dopo un colpo del Drago Kardas e sia Piraka sia Toa ripercorsero le 777 scale per raggiungerla.
La maschera cadde in acqua e i Piraka, visto che si trovavano in inferiorità numerica davanti ai Toa Inika, ai Toa Nuva, ad Axonn e alla resistenza, si ritirarono. Vezon invece si liberò dall'influenza della Ignika e scappò, prima di essere catturato dall'ordine di Mata Nui. I Piraka decisero poi di attraversare La Corda per trovare la Ignika, ma vennero mutati dalle sue acquee mutagene, potendo ora respirare solo sott'acqua. Gli skakdi incontrarono i Toa Mahri, i Toa Inika mutati, che stavano scortando i Matoran di Mahri Nui su Voya Nui. Tentarono allora di uccidere i Matoran, ma furono fermati da Axonn, che li riportò su Voya Nui. I Piraka vennero poi trasportati dall'ordine di Mata Nui su Daxia e posti in una vasca d'acqua per sopravvivere. Zaktan venne poi prelevato e affidato ai Toa Hagah per condurli in una missione alla ricerca di Teridax, durante la quale rimase quasi ucciso. Quando Teridax prese il controllo dell'Universo Matoran, distrusse Daxia, ma i Piraka riuscirono a sopravvivere. Vennero poi presi da alcuni Skakdi e riportati su Zakaz, dove vennero gettati in una vasca di Protodermis Energizzato insieme ad altri esseri. Anche Zaktan si gettò nella sostanza. Dalla vasca fuoriuscì poi una creatura mostruosa. Vezon invece, dopo aver partecipato ad alcune missioni per l'ordine, rimase fuso ad una Kanohi Olmak ed iniziò a viaggiare attraverso varie dimensioni, prima di essere contattato e portato su Bota Magna da un Grande Creatore maledetto.
Membri[]
A causa della natura insidiosa e ribelle degli Skakdi, ogni Piraka tendeva a lavorare per il proprio guadagno, minando il funzionamento generale del gruppo. Ognuno stringeva continuamente patti con altri per poi scioglierli, cercando di guadagnare una situazione di vantaggio. Zaktan, il loro leader, cercava comunque di farli lavorare in gruppo per superare i vari pericoli che incontravano.
Set[]
I sei Piraka originali sono stati rilasciato all'inizio del 2006 come set medi. Contenevano ognuno circa 40 pezzi, comprese quattro sfere verdi, che rappresentavano Zamor. I Piraka sono stati inoltre i primi set a non possedere alcuna funziona meccanica, introducendo un metodo di costruzione che verrà utilizzato per i successivi tre anni. Nell'estate del 2006, Vezon è stato poi rilasciato insieme a Fenrakk come set titano (codice 8764). Nel 2010, un set chiamato "Piraka" è stato rilasciato, anche se in realtà rappresentava lo Skakdi Nektann.