"Già ergendosi alto milioni di metri, il gigante davanti a lui era l'ultima, migliore speranza di Spherus Magna. Heremus aveva detto che se esso non avesse potuto portare con sé il cuore materiale del pianeta, almeno avrebbe potuto portare il Grande Spirito di questo un tempo meraviglioso mondo."
—Narratore, Journey's End
Il Robot del Grande Spirito era un colossale robot costruito dai Grandi Creatori, che conteneva al suo interno l'Universo Matoran. Originariamente governato da Mata Nui con lo scopo di riformare Spherus Magna, il robot cadde nelle mani di Teridax, che lo sfruttò per governare gli esseri al suo interno, fino a quando il robot non è stato distrutto e Teridax stesso ucciso.
Storia[]
Mentre infuriava la Guerra del nucleo, i Grandi Creatori scoprirono che la causa del conflitto, il Protodermis energizzato, stava lentamente distruggendo il pianeta. Incapaci di porre fine alla guerra, iniziarono allora la costruzione di un robot gigantesco, ispirandosi ad un loro precedente progetto fallito. L'obiettivo del robot darebbe stato riparare Spherus Magna dopo la sua rovina e nel frattempo esplorare lo spazio e analizzare altri mondi. I Grandi Creatori crearono Tren Krom e lo posero a governare il robot durante la sua costruzione, che affidarono ai Matoran, piccoli esseri biomeccanici che lavorarono nell'oscurità per mesi, intenti a realizzare il robot. Quando i lavori di costruzione furono terminati, i Grandi Creatori crearono un'entità che avrebbe pilotato il robot, chiamandola "Mata Nui" (che nella lingua dei Matoran significa "Grande Spirito"). Giusto in tempo prima della frantumazione, Mata Nui lasciò il pianeta e passò i quasi 100000 anni successivi esplorando altri mondi ed allo stesso tempo curandosi dell'universo Matoran all'interno del suo corpo. Mata Nui fece poi ritorno verso Spherus Magna per completare la sua missione, ma Makuta Teridax, un essere dell'universo Matoran che complottava contro di lui, lo attaccò con un Virus, che in circa 300 anni fece effetto e rovinò i sistemi del robot. Quest'ultimo precipitò quindi sul pianeta di Aqua Magna, schiantandosi sulla sua superficie acquatica.
Il robot rimase perciò sommerso per mille anni, periodo in cui Mata Nui si ritrovò in coma. Quando il Grande Spirito morì, Teridax colse l'occasione per occupare lo spazio prima occupato da Mata Nui. Questi, seppur resuscitato da Matoro grazie alla Kanohi Ignika, non riuscì a riprendere il suo posto. Poco tempo dopo il robot venne riattivato dai Toa Nuva e Teridax poté finalmente prenderne il pieno controllo; per prima cosa costrinse lo spirito di Mata Nui nella Ignika, dopodiché spedì la maschera nello spazio. A questo punto, compreso come utilizzare le varie funzioni del suo corpo, il Makuta lasciò Aqua Magna e raggiunse Bara Magna, dove nel frattempo Mata Nui era atterrato ed aveva preso il controllo del vecchio robot prototipo. I due si scontrarono in una titanica battaglia, durante la quale un frammento di Aqua Magna, che insieme a Bota Magna stava ritornando verso Bara Magna, colpì la testa del robot e distrusse il Processore del Nucleo, uccidendo Teridax. Il robot del Grande Spirito collassò a terra e molti dei suoi abitanti, nei giorni seguenti, lo abbandonarono per mettere piede sulla riformata Spherus Magna. Al momento il robot sta venendo smantellato da Matoran e Agori per usare i suoi pezzi come rifugi o componenti di nuovi villaggi.
Poteri e caratteristiche[]
Il robot, alto addirittura dodici milioni di metri, conteneva al suo interno decine di isole, che costituivano l'universo Matoran. Il controllore del robot poteva regolare i livelli di luce, gravità e temperatura del suo corpo, e poteva produrre raggi laser o scariche di gravità. La fonte di energia del robot era continuamente regolata dal Protodermis energizzato e i Matoran dovevano lavorare costantemente per mantenere in funzione i suoi sistemi. Un'isola poteva crearsi sul suo volto per mascherare il robot durante le sue esplorazione e i Bohrok avevano il compito di ripulire la sua faccia dall'isola quando il suo lavoro era compiuto.